UNA QUESTIONE ANZITUTTO ITALIANA

Se associati a stirpi di estrazione giudaico/ebraico/aschenazita come corrispondenti eresie prima Sabbataiste poi Frankiste, riguardo i cosiddetti Cazari e il loro rispettivo Gran Khanato, c’è da dire che ognuna di queste eresie potrebbe essere solo una parte all’interno delle stesse etnie cazare o giudaico/ebraico/aschenazite, e che lo spartiacque grossomodo lo si è avuto dall’attuale Turchia (1).

Dai testi di Miguel Serrano - che in una circostanza cita lo scrittore Arthur Koestler, definendolo giudeo/cazaro - e di Riccardo Tristano Tuis (2), si evince una provenienza originaria di queste genti dal Deserto del Gobi, e se si dovessero associare i due ceppi, quello cazaro e quello giudaico/aschenazita, questa associazione allo stesso modo andrebbe intesa in minima parte.

Si tratta tutt’al più di occulte eresie tratteggiate da un utilizzo della magia nera.

Di tali cerchie eretiche, riguardo un’eventuale associazione con il nazionalsocialismo, su quest’ultimo è risaputo come il suo occultismo estrapolasse auspici magico/rituali (3) da occulti cenacoli turchi (4), e si pensa che lo stesso A. Hitler abbia tratto poteri di “suggestione sulle masse” da quegli stessi specifici rituali.

Ma di una cosa comunque si può star certi: nell'apparato giudaico/ebraico o al più giudaico/aschenazita, in termini illuministici, se non fosse stato, ahinoi, per le aristocrazie nere italiane, e in particolar modo per quelle fiorentine, senesi, veneziane, genovesi e lombarde, questi, come verticistica eresia occultistica, non sarebbero stati nulla.

(1Il Gran Khanato di estrazione turcomanna, a un certo punto scelse come religione quella giudaica, i cosiddetti Sabbatiani (poi Frankisti) si professavano islamici, fino a ritenersi cristiani.

(2In particolar modo i testi GESUITI e L’ARISTOCRAZIA NERA.

(3In particolar modo per il tramite di Rudolf Von Sebottendorff.

(4Anche per questioni strettamente politico/imperiali, per via del fatto che i tedeschi dai britannici perdevano quello ottomano, destinato a sfaldarsi.